Dal Presidente

Rientrando dal Dead Sea Symposium di Gerusalemme ragionavo sulla preparazione di queste righe di congedo e, forse influenzata dal clima internazionale che si respirava nella Città Santa, riflettevo sulla coincidenza nella stessa parola in lingua inglese “balance” del duplice significato di bilancio ed equilibrio.
Un grande scrittore di biografie come Walter Isacsson, l’autore dell’acclamatissimo libro su Steve Jobs, ha scritto che il modo migliore per raccontare una storia è quello di trovare un equilibrio, appunto, tra le emozioni evocate dai ricordi e l’onestà di un resoconto che risponda al vero. Questa dialettica tra impressioni e fatti non può che guidare anche il tracciare un bilancio – equilibrato – dei due anni della vita dell’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione appena trascorsi. Dialettica che traspare sin dal titolo del libro che ho fortemente desiderato non tanto chiudesse il tempo del mio personale mandato, quanto aprisse con un entusiasmo rinnovato il percorso dell’Associazione nelle prossime stagioni. “ Storia dell’AIAC: attraverso le immagini e le testimonianze” un volume che ripercorre le tappe più importanti raccontate da chi le ha vissute unitamente ad immagini raccolte in alcune importanti occasioni.
Un bilancio equilibrato non può che sottolineare come l’impegno di ogni Presidenza si muova nel segno di quella continuità che caratterizza una grande Associazione come quella che ho avuto la gioia di presiedere. Continuità vuol dire lavorare per condurre in porto con determinazione quanto già avviato e mettere nelle migliori condizioni chi raccoglie il testimone per proseguire il cammino senza indugi o rallentamenti.
In questi due anni ci siamo impegnati affinché la nostra Associazione si dotasse, in primo luogo, di quelle basi ben definite che potessero costituire il terreno comune indispensabile per costruire insieme qualsiasi progetto. È questo il senso del compimento del Censimento 2010, strumento per l’avvio di qualsiasi attività condivisa ma anche elemento irrinunciabile per il confronto produttivo con le realtà europee e condizione essenziale di modernizzazione dell’Associazione.
La rilevazione di quanto svolto, dell’eccellenza delle prestazioni erogate e dei volumi delle attività è il fondamento per l’individuazione dei network possibili o, meglio ancora, per il riconoscimento di quelli già esistenti ma ancora inespressi. Costruire o svelare le reti dell’Aritmologia e della Cardiostimolazione italiana sarà stimolo per la conferma e, se necessario, per il rilancio dell’attività di ricerca. Sempre di più lo sguardo si allargherà anche al di fuori dei nostri confini; è questo anche il senso dello sforzo finalizzato alla definizione della Competence sia in campo infermieristico, sia medico per una certificazione e validazione in linea con gli standard europei, impegno che ha trovato compimento, per componente medica, proprio in coincidenza con il congresso di Pisa del 2012.
Anche il lavoro dei Registri è di cruciale rilevanza nella documentazione dello “stato dell’arte” della nostra disciplina. A questo riguardo credo non possa non avere un particolare significato il riconoscimento che è giunto dall’Associazione europea che ha voluto affidare al nostro Paese il ruolo di coordinamento del Registro delle estrazioni degli elettrocateteri. E, sempre in tema di Registri, forti di quanto portato avanti fino ad oggi in un’ottica retrospettiva, abbiamo voluto cogliere la sfida del passaggio ad un più funzionale punto di vista prospettico, quello che caratterizzerà il Registro Ablazioni. Altro passo molto significativo è il collegamento del Registro Defibrillatori e Pacemaker con la nuova Tessera del Portatore di Device; in questo modo l’aggiornamento del database avverrà attraverso la semplice registrazione informatica dell’avvenuto impianto del dispositivo su un nuovo paziente.
Il passaggio da una tessera facilmente soggetta ad usura ad una più durevole e moderna è un ulteriore segnale dell’attenzione per il malato e per i suoi familiari. Questa è testimoniata, inoltre, sia dai contatti avviati con le redazioni di una serie di quotidiani, riviste e siti web indipendenti che hanno contribuito ad aumentare la visibilità dell’Associazione, sia dalla produzione di strumenti di informazione completamente nuovi: cinque nuovi DVD dedicati ad altrettante problematiche e prestazioni erogate nei centri di Aritmologia e Cardiostimolazione sono stati messi a disposizione degli associati, nella convinzione che questo tipo di strumento possa contribuire molto alla crescita della consapevolezza del malato e dei suoi familiari, suggerendo una fonte di informazione autorevole e affidabile. Nella stessa direzione va anche il lavoro compiuto per dare uniformità ai documenti per la raccolta del consenso informato: comprensibilità e chiarezza sono le parole chiave che hanno caratterizzato questo processo.
Il raggiungimento di una comunicazione migliore, però, non ha riguardato solo il rapporto con gli utenti.
Al contrario, abbiamo creduto opportuno anche rilanciare il
Giornale Italiano di Aritmologia e Cardiostimolazione, restituendo puntualità alla pubblicazione e confermandolo lo strumento elettivo per la disseminazione dei documenti di consenso e delle linee guida da noi prodotte. D’intesa con il nuovo editore e considerati i risultati raggiunti e la disponibilità di un sito web esplicitamente costruito per ospitare i contenuti del nostro periodico, è stata fatta domanda di indicizzazione della rivista alle più importanti banche dati bibliografiche internazionali.
Ad integrare l’attività di comunicazione dell’Associazione, è stato completamente ristrutturato il
sito web dell’AIAC che si presenta oggi non soltanto come una vetrina delle iniziative portate avanti, ma anche come uno spazio di confronto e discussione, grazie ad interviste, notizie e segnalazione di eventi.
Sempre nel campo della comunicazione, abbiamo lavorato per rendere quanto più possibile omogenea l’attività dei centri italiani nei loro rapporti con le Istituzioni; è il caso, tra gli altri, della preparazione dei documenti di consenso sulle Procedure di Gara, fattore essenziale per garantire trasparenza e omogeneità su tutto il territorio nazionale.
Proprio a livello locale abbiamo continuato a registrare una grande vivacità di iniziative, di progettualità formativa coordinata sì, a livello centrale, ma gestita con intelligenza e autonomia. Attività congressuale sempre dinamica, dunque, con la realizzazione di molte iniziative condotte nelle regioni dai Presidenti Regionali, e con il mantenimento dello storico appuntamento di Bellaria, la cui importanza dipende anche dall’essere “ponte” tra la nostra professionalità e quella degli operatori e delle operatrici del Nursing.
Poche righe, dunque, per un bilancio necessariamente sintetico scritto, idealmente, guardando ai giovani dell’Associazione. Capaci di tenere la propria prima Convention annuale e di progettare e organizzare per la prima volta quattro sessioni al Congresso Nazionale. Penso a questi ragazzi come ai principali protagonisti della indispensabile attività di sensibilizzazione nei confronti dei medici in formazione che motiveremo per far sì che seguano il nostro itinerario. Il percorso di una disciplina difficile ma affascinante, come ci hanno insegnato i Maestri al cui ricordo abbiamo voluto intitolare i Premi consegnati al Congresso Nazionale. Da loro abbiamo raccolto il testimone che con grande gioia, a nostra volta, intendiamo trasmettere ai nostri allievi.
Con l’entusiasmo che avevo nel momento in cui l’ho ricevuto, passo ora il testimone della Presidenza a
Luigi Padeletti, Presidente Eletto, con l’augurio che possa fare di più e meglio, rinnovando la mia disponibilità per la crescita di un’AIAC rinnovata, moderna, consapevole e orgogliosa della sua storia.

Presidente AIAC