La cardiostimolazione è da tempo una terapia affermata nella pratica clinica e probabilmente in ulteriore espansione alla luce delle nuove indicazioni per il trattamento dello scompenso cardiaco.
Una volta stabilita l’indicazione alla stimolazione cardiaca permanente, il lavoro degli operatori del settore si compone di due fasi distinte e altrettanto importanti per la gestione ottimale del paziente: l’impianto e il follow-up (FU).
La presente sintesi è rivolta ad approfondire esclusivamente gli aspetti tecnologici di alcuni casi significativi della pratica clinica quali la stimolazione a ridosso del complesso QRS-T, le interferenze da scariche elettrostatiche e la stimolazione biventricolare.
Senza entrare nell’ambito clinico, vengono forniti alcuni elementi tecnologici che possono consentire l’inquadramento veloce di alcuni problemi, contribuendo alla loro spiegazione e soluzione.