Flutter atriale tipico comune con blocco atrioventricolare totale trattato con ablazione a radiofrequenza dell'istmo cavo-tricuspidalico e impianto di pacemaker bicamerale: report di due casi
L’associazione di flutter atriale (FlA) comune e blocco atrioventricolare (A-V) completo è poco frequente anche se la sua epidemiologia non è nota.
La terapia delle due aritmie, prese singolarmente, consiste rispettivamente nell’ablazione a radiofrequenza (RF) dell’istmo cavo-tricuspidalico e nell’impianto di un pacemaker (PM) definitivo, mentre la loro coesistenza induce all’impianto di un PM monocamerale ventricolare.
Tale strategia terapeutica, meno dispendiosa in termini di tempo ed economici, comporta la perdita del sincronismo A-V e la cronicizzazione dell’aritmia, con conseguente riduzione della performance sistolica ventricolare e aumentato rischio tromboembolico. Il ripristino del ritmo sinusale (RS) e la profilassi farmacologica delle recidive associata alla stimolazione bicamerale, altra alternativa possibile, espongono il paziente a possibili recidive ed effetti collaterali legati alla terapia antiaritmica.
La terapia combinata delle due aritmie, con ablazione a RF dell’istmo cavo-tricuspidalico e impianto di PM bicamerale, consente di sfruttare una modalità di stimolazione fisiologica e ridurre il rischio tromboembolico, abolendo o limitando la necessità di terapia antiaritmica cronica e anticoagulante.
Presso il nostro Centro sono stati trattati con tale terapia combinata due pazienti, che a distanza di 6-12 mesi dalla procedura hanno mostrato persistenza del RS e un miglioramento della qualità di vita e della capacità funzionale.
Sebbene l’esiguità della nostra casistica non consenta di giungere a conclusioni definitive, l’approccio terapeutico combinato sembra rappresentare la soluzione più adeguata in questi pazienti