Background. La tachicardia da rientro atrioventricolare (TRAV) da via accessoria occulta e la tachicardia da rientro nel nodo atrioventricolare (TRNAV) hanno caratteristiche elettrocardiografiche simili.
Scopo. Comparare le caratteristiche cliniche, elettrofisiologiche e i risultati dell’ablazione transcatetere in due gruppi di pazienti affetti da TRAV e TRNAV.
Metodi e risultati. La popolazione dello studio era rappresentata da 94 pazienti consecutivi, sottoposti a studio elettrofisiologico endocavitario (SEF) e ad ablazione con radiofrequenza (RF) presso i centri aritmologici degli Ospedali di Reggio Emilia e Lavagna. Quarantasei pazienti presentavano una TRAV da via accessoria atrioventricolare a conduzione solo retrograda, mentre 48 pazienti erano affetti da TRNAV. In rapporto ai dati clinici e anamnestici, sono emerse differenze statisticamente significative tra i due gruppi riguardo all’età di insorgenza del cardiopalmo, alla prevalenza di cardiopatia e alla corretta diagnosi del tipo di aritmia all’ECG di superficie. Tra le caratteristiche elettrofisiologiche, si sono osservate differenze significative per quanto riguarda i tempi di conduzione nodale, l’inducibilità della tachicardia al SEF e il ciclo della tachicardia. Non sono invece emerse differenze significative relativamente alle seguenti caratteristiche: sesso, età al momento dell’ablazione, cadenza, durata e profilo sintomatologico delle crisi aritmiche, presenza di fattori scatenanti le aritmie, efficacia della profilassi antiaritmica, coesistenza di episodi spontanei e inducibilità di fibrillazione atriale. Anche i risultati dell’ablazione, le complicanze procedurali e le recidive di tachicardia nel follow-up erano sovrapponibili.
Conclusioni. Fra i pazienti affetti da TRAV e TRNAV esistono numerose differenze cliniche ed elettrofisiologiche che ne permettono una differente caratterizzazione. I risultati della terapia ablativa transcatetere sono sovrapponibili.