Curiosità in cardiostimolazione: rassegna di tecnologia e casi clinici (parte III)
Negli stimolatori bicamerali è possibile avere oversensing atriale dovuto al campo lontano ventricolare. Gli elettrodi atriali unipolari sono particolarmente soggetti a questa interferenza, mentre i bipolari sono molto più immuni. Quando questo artefatto viene rilevato dal canale atriale induce erroneamente il pacemaker a classificare il ritmo come tachicardico. Se l’elettrodo atriale è bipolare con dipolo corto, il fenomeno è molto più raro e comunque la soluzione consiste sempre nell’aumentare il blanking atriale. Il settaggio ottimale di uno stimolatore bicamerale deve partire da una base di sensibilità atriale di 0,5 mV, possibilmente bipolare, e un blanking atriale di 150 ms.
Nel caso degli stimolatori biventricolari per il trattamento dello scompenso cardiaco sono stati pubblicati alcuni casi di malfunzionamento da oversensing a carico dell’elettrodo sinistro. Nello specifico una possibile causa è l’oversensing atriale nel catetere ventricolare sinistro: quindi far-field atriale sentito in ventricolo sinistro. La soluzione che funziona e non dà rischi al paziente è quella di concentrarsi solo sul sensing del ventricolo destro accettando eventualmente di trascurare il sensing del sinistro. Specialmente nei defibrillatori biventricolari è auspicabile il sensing del solo ventricolo destro: ciò garantisce anche l’abolizione di falsi positivi derivanti dall’eventualità di doppio conteggio dei segnali ventricolari.