Ricorrenza di fibrillazione atriale dopo ablazione transcatetere efficace di tachiaritmie organizzate sopraventricolari
L’ablazione transcatetere (ATC) della fibrillazione atriale (FA) parossistica ha percentuali di successo non superiori all’80%, anche in trattamento antiaritmico associato, non senza complicanze maggiori (6%) e con una ricorrenza di recidive precoci fino al 35%. Tra i fattori scatenanti (trigger), oltre ai battiti ectopici atriali e alle ectopie venose, sono riportate le tachicardie organizzate sopraventricolari quali le tachicardie da rientro atrioventricolare (TRAV) e nodale (TRNAV), il flutter atriale (FLA) comune, la tachicardia atriale (TA). Scopo dello studio è verificare l’efficacia e la sicurezza dell’ATC di tachicardie organizzate sopraventricolari in una popolazione selezionata con associati episodi documentati di FA parossistica, nonché la ricorrenza di FA dopo ATC efficace di tachicardie organizzate sopraventricolari. La popolazione in studio è rappresentata da 189 pazienti consecutivi di cui 109 maschi, con età media 54 ± 20 anni sottoposti a studio elettrofisiologico e ATC per tachicardie organizzate sopraventricolari con associati episodi di FA (TRNAV/FA 91/12, TRAV/FA 28/16, FLA/FA 68/22, TA/FA 4/1) e con una ricorrenza media di FA parossistica pre-ATC di 5 ± 6 episodi/anno. Sulla totalità delle procedure di ATC è stato ottenuto un successo totale alla prima procedura in tutti i pazienti senza complicanze maggiori. Follow-up clinici sono stati programmati a 1, 3, 6 e 12 mesi e follow-up telefonici a 16 e 24 mesi. Al follow-up di 20 ± 6 mesi non vi è stata alcuna recidiva di TRNAV e di TA; sono state documentate due ricorrenze di FLA comune in due pazienti (1,5%) e una ricorrenza di TRAV in un paziente (3,5%); solo tra i pazienti con concomitanza di FLA comune e FA, 7 (32%) hanno avuto 10 episodi di FA parossistica. L’ATC per tachicardie organizzate sopraventricolari è risultata procedura sicura e con buoni risultati a distanza. La ridotta ricorrenza di FA, pur nella limitatezza del periodo di osservazione e della casistica, è da ascriversi, in questa popolazione selezionata, all’eliminazione del trigger rappresentato dalle tachicardie organizzate sopraventricolari.