Razionale. La Fibrillazione Atriale (FA) è una patologia con un forte impatto economico e sociale. In Italia esistono pochi dati economici al riguardo, soprattutto nella sua prima espressione clinica di FA parossistica. Questo studio si pone lo scopo di indagare l’impatto economico della FA, che rappresenta l’aritmia clinica di più comune riscontro e che determina con maggiore frequenza accessi al Pronto Soccorso (PS).
Materiali e metodi. Lo studio, di tipo osservazionale, retrospettivo e multicentrico, è stato disegnato con la finalità di valutare i costi sanitari diretti sostenuti in un anno per i pazienti con FA afferiti e dimessi dal Pronto Soccorso (PS) di due aziende ospedaliere piemontesi con grande bacino di utenza (Novara e Alessandria). Sono stati valutati e seguiti per un anno 86 pazienti (età media 69,2 anni ± 12,3; 50% di sesso maschile), che erano afferiti al Pronto Soccorso delle Aziende Ospedaliere di Novara e di Alessandria per un episodio documentato di FA parossistica. La prospettiva adottata per il calcolo dei costi è stata quella del Sistema Sanitario Regionale piemontese.
Risultati. Il 51% dei pazienti valutati ha avuto una recidiva aritmica nell’anno successivo alla dimissione; circa un terzo (31,8%) ha subito almeno una successiva ospedalizzazione a causa di altri episodi di FA. Inoltre 54 pazienti (62,8%) hanno richiesto almeno una visita dal medico di Medicina generale e 30 (34,9%) una visita di tipo specialistico; 73 (84,9%) hanno fatto ricorso a una terapia farmacologica continuativa; 60 (69,8%) si sono sottoposti a test diagnostici e 25 (29,1%) hanno subito una procedura terapeutica cardiologica. La valutazione delle risorse sanitarie consumate successivamente alla dimissione (nuovi accessi al PS, ospedalizzazioni sia per recidive aritmiche sia per interventi/procedure, visite di Medicina generale o specialistiche, consumo di farmaci, esami strumentali) ha portato a un costo medio annuo per paziente a carico del Servizio Sanitario Regionale pari a €2685,18. Di questi, €2235,26/paziente (pari all’83% del totale) erano riferibili a ospedalizzazioni più o meno prolungate (PS, day hospital o degenza) per recidive aritmiche e/o interventi, €167,37/ paziente (pari al 6% del totale) alle visite generiche o specialistiche, €159,49/paziente (6%) agli esami strumentali e €123,06/paziente (5%) alle terapie farmacologiche.
Conclusioni. Questo studio di economia sanitaria ha confermato gli elevati costi che il Servizio Sanitario Regionale deve sostenere per la cura dei pazienti con Fibrillazione Atriale, dato che conferma quanto riferito da altre esperienze europee riportate in letteratura.