Il significato della presenza o dell’assenza di cardiopatia strutturale nei pazienti con sincope inspiegata non è noto. Abbiamo eseguito uno studio di due centri, prospettico, osservazionale, su pazienti affetti da sincope inspiegata in cui veniva impiantato un loop-recorder.
Sono stati inclusi pazienti con sincope inspiegata dopo gli esami convenzionali e che, per gravità o frequenza dei sintomi, richiedevano una diagnosi eziologica finalizzata a una terapia mirata.
Scopo principale è stato valutare l’efficacia diagnostica del loop-recorder impiantabile nei pazienti con e senza cardiopatia strutturale; scopo secondario valutarne la sicurezza d’impiego. Sono stati arruolati in totale 103 pazienti, di età 69 11 anni, 57 maschi e 46 donne. Una cardiopatia strutturale era presente in 38 (37%), assente in 65 (63%). Durante un follow-up medio di 14 10 mesi, una recidiva sincopale è stata documentata in 52 pazienti (50%). Si è osservata una sincope cardiogena nel 52% dei cardiopatici e nel 15% dei non cardiopatici, mentre una sincope neuromediata si è avuta nel 5% dei cardiopatici e nel 31% dei non cardiopatici. Si è avuto un solo caso di morte improvvisa, di cui non si ha documentazione. Le recidive traumatiche sono state in tutto 5 e hanno riguardato tre pazienti.
In conclusione, il meccanismo della sincope è differente nei pazienti con cardiopatia e in quelli senza cardiopatia. Il looprecorder è un valido aiuto diagnostico in ambedue i gruppi di pazienti, consentendo di giungere a una diagnosi in più della metà dei casi e il suo impiego può considerarsi sicuro, dati il basso indice di mortalità cardiovascolare riscontrato e il basso numero di recidive traumatiche.