La stima della durata dell’impianto di pacemaker è stata recentemente indicata come un dato di rilevante interesse scientifico soprattutto in riferimento alla possibilità di essere ricavata dai dati dei registri di popolazione.
La concreta possibilità di ottenere stime di questo tipo è resa problematica dal protocollo di raccolta dati, sotteso alla Scheda Europea del Portatore di Pacemaker e da una certa incompletezza delle informazioni, soprattutto per i dati non ricavabili con immediatezza dalle stesse schede di registrazione. In particolare, la garanzia di anonimato dovuta al paziente portatore di pacemaker, richiesta dalla legge 675/1996 sulla privacy, insieme a una certa imprecisione su dati chiave, ha portato a rendere estremamente complessa la ricostruzione delle storie individuali a livello dei singoli pazienti per le procedure di impianto/espianto.
Nel presente lavoro viene proposto l’utilizzo di una metodologia di record linkage per la derivazione, su base probabilistica, delle storie individuali dei portatori di pacemaker. Quindi, l’informazione così ottenuta viene ad essere utilizzata per produrre delle stime di durata dell’impianto. Quest’ultima è stata stimata su 267.458 osservazioni, per un periodo di follow-up dal 1980 al 2000, essere pari a 11,86 anni (95 IC 11,77-11,87).