La diffusione dei sistemi di mappaggio elettroanatomico in elettrofisiologia ha consentito notevoli applicazioni nella pratica clinica. Abbiamo riportato la nostra esperienza in termini di efficacia, precisione e sicurezza della procedura e, in modo particolare, in termini di riduzione dei tempi di fluoroscopia, utilizzando il sistema di mappaggio elettroanatomico 3D non fluoroscopico CARTO, con conseguenti vantaggi per il paziente e per gli operatori sanitari. Abbiamo arruolato 128 pazienti con tachicardia sopraventricolare (TSV) e li abbiamo sottoposti a studio elettrofisiologico e a mappaggio CARTO delle camere atriali. Sono state ricostruite le informazioni elettroanatomiche tridimensionali, individuate le zone target della tachicardia in questione e altre zone critiche di interesse, per poi provvedere all’ablazione CARTO-guidata. In alcuni casi il mappaggio è avvenuto in ritmo sinusale (67), in altri in pacing (12), nei restanti casi in tachicardia (49). Il sistema CARTO, opportunamente settato, ha consentito di distinguere, in tempi rapidi, tra i casi di macro-rientro atriale e di tachicardia focale e di taggare in un ambiente 3D i punti di interesse (anatomici o elettroanatomici), con la possibilità di ri-navigarli anche a distanza di tempo con precisione e sicurezza. Ha consentito, inoltre, di individuare eventuali gap nelle linee di lesione e di ridurre il numero delle erogazioni di RF. In 122 pazienti (51 TRNAV, 29 flutter atriali tipici, 9 flutter atriali atipici, 21 WPW, 12 TAE) è stata applicata RF, e in 118 di questi la procedura è stata coronata da successo in acuto (97%). I tempi procedurali sono stati paragonabili a quelli impiegati con l’approccio convenzionale, ma si è ottenuta una riduzione notevole dei tempi di fluoroscopia dell’intera procedura (TRNAV 1,8 ± 1,4 minuti, flutter atriali tipici 2,6 ± 1,7 minuti, flutter atriali atipici 4,5 ± 3,1 minuti, WPW 4,9 ± 3,2 minuti, TAE 4,2 ± 2,9 minuti). Si può concludere così che il sistema CARTO risulta molto utile nel mappaggio e nella successiva ablazione delle diverse forme di TSV in termini di efficacia procedurale, sicurezza e precisione del mappaggio e, in modo particolare, per la sensibile riduzione dei tempi di fluoroscopia.